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Mutui prima casa, quando conviene la surroga? Se il tasso fisso è sopra l’1% si può fare

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21-09-2020
Mutui prima casa, quando conviene la surroga? Se il tasso fisso è sopra l’1% si può fare

Secondo le agenzie immobiliari la domanda di abitazioni è tornata a essere vivace, soprattutto da parte di chi a causa del confinamento si è reso conto dell’inadeguatezza dell’immobile in cui vive. Naturalmente tra la volontà generica di comprare una casa più grande o meglio suddivisa e la possibilità pratica di effettuare il cambio si frappongono un paio di ostacoli di non poco conto: il primo è che bisogna avere i soldi per comprare, la seconda è che bisogna trovare a chi vendere la casa piccola e mal suddivisa.

Oggi il primo ostacolo appare più facile da superare del secondo. Il costo del denaro sul mercato dei capitali è ancora a livelli minimi e la politica delle banche, che tengono più bassi gli spread sull’Eurirs rispetto a quelli sull’Euribor, favorisce decisamente chi sceglie il tasso fisso. Il 17 settembre l’Eurirs a 20 anni è stato quotato 0,03%, il trentennale 0,02%, ma il parametro, che lo ricordiamo serve a determinare il pricing dei mutui a tasso fisso, è stato nelle settimane precedenti anche sottozero. Dove, in zone da ghiaccio eterno, è ancora l’Eurirs, l’indice dei tassi variabili, che quota per il valore trimestrale -0,53% e per il mensile -0,50%. L’effetto sul mercato è che oramai i mutui a tasso fisso e quelli variabili hanno costi nei fatto allineati e che ovviamente la scelta prudenziale per il tasso fisso è plebiscitaria. L’emergenza sanitaria sta portando a un aumento del business per i broker on line e rimane vivace, anche se inevitabilmente sarà destinato a diminuire, il mercato della surroga, che da sempre è il cavallo di battaglia di chi propone confronti tra sportelli sul web. I tassi dei mutui di sostituzione sono in media un decimo di punto più alto rispetto a quello degli acquisti prima casa, questo significa pagare in media attorno allo 0,60% per un mutuo con un residuo di 120mila euro e una vita di ancora 20 anni.

Per avere un’idea dei risparmi possibili e ipotizzando che, per le ragioni sopra ricordate, si scelga un finanziamento a tasso fisso, un mutuo di surroga allo 0,60% pagherebbe una rata di 531 euro. Un mutuo prima casa che oggi paga l’1% costa 552 euro al mese, 21 in più: se la banca con cui si vuole surrogare costringe il nuovo cliente ad aprire un conto di appoggio con costi alti il cambio potrebbe anche non risultare conveniente. Il discorso cambia per chi ha in corso finanziamenti a tasso più alto: se ipotizziamo l’1,5% la rata è di 579 euro e il risparmio di 48 euro al mese non è certo disprezzabile. Al 2% il costo è di 607 euro, ben 76 in più. Per tassi più alti del 2% non proponiamo i conti ma una domanda al mutuatario: perché ha aspettato fino ad oggi a cambiare?





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